Stress e stanchezza sul posto di lavoro: cos’è la sindrome da burnout?
Il burnout viene descritto come uno stato di esaurimento fisico, emotivo e mentale causato da uno stress prolungato e intenso, spesso legato al lavoro o a situazioni di grande pressione.
Il termine "to burnout" in inglese si riferisce al concetto di "bruciare".
Si parla di "andare in burnout" quando una persona non è più in grado di gestire in modo costruttivo le sfide quotidiane che si presentano sul luogo di lavoro.
A differenza di una generica situazione di stress, che può essere dovuta ad una fase temporanea di adattamento, la sindrome da burnout è un disagio prolungato nel tempo, difficile da superare autonomamente e che può diventare cronico se non trattato attentamente.
La storia del burnout ha le sue radici negli Stati Uniti negli anni '70, quando il termine fu utilizzato per la prima volta per descrivere una sindrome comune tra i professionisti dell'aiuto, come medici e infermieri. Fu solo nel 1975 che Christina Maslach coniò il termine "sindrome da burnout", identificandola come una condizione comportamentale presente in molti contesti lavorativi caratterizzati da elevati livelli di stress e pressione, come ad esempio ruoli ad elevata responsabilità.
La sindrome di burnout è stata ufficialmente identificata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come uno dei fattori che possono impattare lo stato di salute. Nonostante ciò, la diagnosi di burnout non è contemplata nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), poiché il burnout non è inserito tra i disturbi psichici. Il burnout è incluso nell'11ª Revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11) come fenomeno occupazionale; non è classificato come una condizione medica.
Il burnout è dunque un legittimo problema di salute mentale, con implicazioni di vasta portata per le imprese, gli operatori sanitari e le famiglie.
Quali sono i sintomi?
Il burnout si verifica spesso quando una persona ha la sensazione di avere poco controllo sul proprio lavoro, in ufficio o a casa, o gli viene chiesto di completare compiti che sono in conflitto con i propri valori.
I sintomi del burnout da lavoro si manifestano in maniera graduale, in un processo a fasi che vanno dall’ entusiasmo lavorativo iniziale, dove la persona spesso sembra avere una dipendenza da lavoro, arrivando a sacrificare anche il suo tempo libero, al disimpegno, caratterizzato da apatia dove la persona si sente completamente svuotata e inizia ad avvertire senso di colpa e sentimenti di inutilità. Tutto quello che prima la entusiasmava del suo lavoro sembra ora aver perso significato.
I sintomi comportamentali più frequenti del burnout includono: difficolta’ nell’ assumere responsabilità, ritardi sul lavoro, assenteismo, procrastinazione e diminuzione della produttività, difficoltà nelle relazioni interpersonali, una sensazione di non riuscire a ritagliarsi spazi personali, e ricorso a cibo, alcol o droghe per affrontare lo stress.
I sintomi psicologici del burnout possono includere irritabilità, costante tensione emotiva, calo della motivazione, senso di colpa, pensieri di fallimento, disinteresse, riduzione dell’autostima e della fiducia in se stessi, sensazione di estraniamento dal proprio lavoro, sensazione di essere “intrappolati o bloccati”,cinismo ma anche paura di cambiare lavoro. Si può assistere a un vero e proprio crollo delle energie psichiche, con depressione e attacchi d'ansia e disturbi d’ansia.
I sintomi fisici possono includere disturbi gastrointestinali (come gastrite e colite), cefalee ed emicranie, ulcere, disturbi della pelle (come comparsa di acne e dermatite). A questi si accompagnano anche sintomi aspecifici quali stanchezza, apatia, disturbi del sonno e dell’appetito, calo del desiderio sessuale.
Come Ridurre Il Rischio Di Burnout
Il burnout che viene ignorato può portare a diagnosi di ulteriori disturbi mentali, peggioramento della salute fisica, conflitti familiari e scarse prestazioni lavorative.
Riconoscere e cogliere i segnali di un eventuale malessere è di fondamentale importanza per intervenire precocemente ed evitare l’insorgenza di una sofferenza acuta.
In un’ottica preventiva e’ fondamentale coltivare un equilibrio tra il proprio ruolo lavorativo e la vita personale, imparando a costruire dei confini protettivi tra vita lavorativa e privata, a ritagliarsi il giusto spazio per sé, per le proprie passioni e per il recupero delle energie, a gestire il tempo e gli impegni in ordine di priorità, ad accettare i limiti personali e quelli insiti nel proprio lavoro con obiettivi realistici, e a chiedere aiuto qualora si sentisse che le difficoltà stanno superando la propria possibilità di fronteggiarle.
Se pensi di aver bisogno di un supporto professionale, puoi prenotare una consulenza gratuita di 10 minuti per capire meglio come i nostri clinici a Mindscape ti potranno aiutare. Oppure, puoi compilare il modulo qui sotto con il tuo orario di chiamata preferito e il tuo numero di contatto, e un membro del nostro team ti contatterà entro 48 ore.
References
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